COME STO

Regia e Drammaturgia di Angelo Trofa – Con Valentina Fadda e Angelo Trofa – Scenografia: Sabrina Cuccu
Costumi Sabrina Cuccu e Adriana Geraldo – Oggetti di scena Simona Passi – Foto Sabina Murru 

Quotidianamente siamo assediati dalla domanda “Come stai?”. Una gentilezza di circostanza, una domanda affettuosa o semplicemente una mera formalità che lascia aperto un problema profondo: Come sto?
Sto bene, sto male, abbastanza bene, abbastanza male. 

La domanda è troppo banale per rispondere con tutta la complessità necessaria o è troppo complessa per rispondere con tutta la semplicità necessaria.
Come sto è un dialogo sconnesso, un fiume di parole dove stati d’animo, sensazioni, eventi e accidenti concorrono a dare risposta alla domanda “Come stai?”. 

Mille risposte possibili, tutte insieme, mescolate, in contraddizione.
Come sto è uno spettacolo teatrale divertente, che alterna con ritmo serratissimo quadri dal colore diverso. Una struttura drammaturgica apparentemente aperta che lentamente irretisce lo spettatore e i suoi protagonisti con continui rimandi interni.
Come sto parla della confusione umana, del senso di disagio nel ritrovarsi e capirsi, nel fluire
di eventi e sentimenti. La spinta continua al presentarsi agli altri come persone di valore e di successo diviene quasi una corazza superficiale, che nasconde frustrazioni e pulsioni sconosciute. Un quadretto assurdo e definitivo, un fluire di parole per definirsi almeno per un attimo, per recintare temporaneamente il caos dilagante, tutto quel rumore che concorre a rendere difficile la risposta all’eterna domanda:
“Come sto?”